Il 7 agosto il Consiglio dei Ministri ha dato il via libera alla riforma del Csm e dell’ordinamento giudiziario, ora il testo passa al Parlamento per l’approvazione, speriamo il più veloce possibile.

E’ un altro passo importante per restituire alla giustizia la doverosa credibilità dopo i recenti gravi fatti che hanno coinvolto parte della magistratura.

Gli obiettivi sono principalmente scardinare le logiche spartitorie nella magistratura dovute alle c.d. degenerazioni del correntismo e alzare definitivamente un muro tra magistratura e politica. Il magistrato che entra in politica non potrà mai più tornare a svolgere funzioni giudicanti o requirenti.

Lo dobbiamo ai cittadini, ma anche ai tanti magistrati che hanno dato la vita per la nostra democrazia e a tutti quelli che ogni giorno svolgono con onore un difficile quanto delicato compito. Avanti così!