Conferenza OSCE sul contrasto alla corruzione e vertice GAI su Stato di diritto e disinformazione

Oggi ho partecipato in videoconferenza a due importanti vertici internazionali: il GAI, che riunisce i Ministri della Giustizia dell’Unione Europea, in sostituzione del Ministro Alfonso Bonafede, sul contrasto a fake news e cyberbullismo nell’epoca del Covid-19, e la conferenza dell’OSCE sulla lotta alla corruzione.

Ai ministri della Giustizia degli Stati membri h
o fatto presente quanto siano importanti dinamismo e proporzionalità per far fronte alle esigenze sanitarie dettate dal mutamento del quadro epidemiologico e come, anche nel sistema giustizia siano stati adottati i necessari adeguamenti imposti dalle esigenze sanitarie, momento per momento.

Anche sulla circolazione delle informazioni, altro delicato tema al centro del vertice, l’Italia tiene alta l’attenzione e richiama alla cautela sul difficile equilibrio tra libertà di espressione e disinformazione o “discorsi d’odio”, su cui hanno ulteriormente inciso le tensioni generate dalla pandemia. Ciò ha reso ancora più attuale la necessità di un Codice europeo dei servizi digitali.

Sul piano della lotta alla corruzione al vertice OSCE, invece, ho rappresentato il valore prioritario per l’Italia delle politiche anticorruzione e quanto il nostro Paese condivida fortemente un approccio transnazionale, che si nutre quindi dello scambio di esperienze e nuovi metodi.

Il Ministero della Giustizia, in particolare, continua a promuovere e intensificare il ricorso da parte delle autorità giudiziarie alle squadre investigative comuni, lo strumento più innovativo ed efficace tra quelli introdotti nel campo della cooperazione giudiziaria negli ultimi 20 anni. Insieme al rafforzamento delle sanzioni contro la corruzione, l’Italia sta elaborando politiche di prevenzione incentrate sulla trasparenza della pubblica amministrazione.
In questa cornice si inserisce la nostra legge “Spazzacorrotti”, una delle più incisive azioni messe in atto da questo Governo sui reati contro la pubblica amministrazione, che ha introdotto il recupero del profitto dei reati commessi, la riparazione del danno, l’interdizione perpetua dai pubblici uffici e il divieto a contrarre con la pubblica amministrazione. Inoltre è stata estesa la disciplina delle operazioni sotto copertura.

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