Migliorare l’accesso alle “prove elettroniche” per combattere con più successo la criminalità a livello internazionale, garantendo al tempo stesso la corretta protezione dei dati personali, è stato il tema al centro dell’incontro che ha visto i ministri della Giustizia discutere dei mandati negoziali per gli accordi con gli Stati Uniti e, nell’ambito del Consiglio d’Europa, dell’accesso alle prove elettroniche e della conservazione dei dati, resi sempre più necessari dal massiccio utilizzo dei dati nelle operazioni di indagine e persecuzione di crimini e attentati terroristici a livello internazionali, al quale ho partecipato in rappresentanza dell’Italia.
I ministri hanno quindi affrontato il tema della digitalizzazione dei documenti e sono stati informati sullo stato di avanzamento delle discussioni a livello tecnico relative al regolamento sulla cessione dei crediti.
Sul fronte del Diritto penale il Gai ha trattato le questioni della cooperazione fra gli Stati e del riconoscimento dei reciproci ordinamenti ed è stato aggiornato sulla procura della UE, cioè lo strumento creato nel 2017 per cooperare in modo più stretto per combattere più efficacemente le frodi e i reati al bilancio UE.
Stiamo lavorando per rendere la giustizia europea più uniforme e quindi più equa per tutti i cittadini dell’Unione.