In memoria di Alberto Setti, giornalista libero e coraggioso

Ho appreso con grande dolore della scomparsa di Alberto Setti, giornalista della Gazzetta di Modena, cittadino di San Felice sul Panaro.

Alberto era uno di quei giornalisti con la schiena dritta, che non si limitava a riportare, ma che andava a studiarsi le cose, a chiedersi il perché, a scrivere con coraggio articoli di denuncia. Non aveva paura di mettersi contro qualcuno, anche se quel qualcuno abitava vicino a lui.

Esempi rari di giornalismo oggi giorno, ancora più rari se riferiti a contesti strettamente locali, ed in zone dove si ha paura di dire che qualcosa non va, perché va sempre “tutto bene”.

Ho apprezzato i suoi articoli, le sue denunce, e collaborato con lui sulla materia ambientale e giudiziaria. Alberto ha sempre combattuto, era un bravo giornalista ma anche una brava persona. Per questo oggi perdiamo tanto, in termini di ambiente, di legalità, di difesa del territorio, di umanità.

Le più sentite condoglianze alla famiglia, ad amici, parenti e colleghi di lavoro che gli volevano bene e che gli sono stati vicino.

A lui, da cittadino e da rappresentante delle istituzioni va il mio ringraziamento, sperando che altri giornalisti, giovani e non, possano seguire il suo esempio e non farci mancare mai quei valori umani e professionali che sapeva infondere nei suoi articoli, dando alla cittadinanza una informazione libera e coraggiosa.

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